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L’Ambasciatore Sebastiani presso il Sovrano Militare Ordine di Malta in occasione della tradizionale udienza di inizio del nuovo anno

Il Luogotenente di Gran Maestro, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, nella villa magistrale a Roma, lo scorso 9 gennaio, ha ricevuto il Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta.
Durante l’incontro il Luogotenente ha ripercorso l’anno ricco e impegnativo appena trascorso, in cui il Sovrano Ordine di Malta si è misurato con le grandi sfide umanitarie secondo i principi di imparzialità, neutralità, difesa delle fasce di popolazione più deboli, fratellanza.
Nel discorso al Corpo Diplomatico ha ribadito che l’azione dell’Ordine, negli ultimi anni, si è concentrata su alcune aree tematiche quali assistenza a migranti e rifugiati, lotta al traffico di esseri umani, sostegno ai malati di demenza e sviluppo di nuove terapie, lotta alle patologie endemiche. La sua missione non si limita al momento dell’emergenza, ma prosegue anche dopo. L’obiettivo cardine è portare aiuto, sollievo e contribuire in tutti i modi possibili a ristabilire un tessuto sociale, a dare speranza a popoli devastati da guerre, violenze, persecuzioni, disastri naturali.
In particolare, il 2017 è stato segnato da emergenze umanitarie pressanti: quelle causate dall’uomo (Sud Sudan, Siria) e quelle derivanti dai devastanti cambiamenti climatici (Somalia). Le migrazioni che ne conseguono (in particolare dalla Libia) rappresentano il dramma umano più profondo del nostro tempo, per cui, un importante fronte di impegno è quello dell’assistenza ed integrazione di migranti e rifugiati. Altro tema su cui si concentra l’impegno in ambito diplomatico è quello del ruolo speciale svolto dalle istituzioni religiose nei teatri di guerra, per portare soccorso e assistenza alle comunità colpite da conflitti.
È stata ricordata, inoltre, l‘enciclica Laudato si’, nella quale Papa Francesco ribadisce il proprio “invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta”, al fine di esortare a tenere in considerazione gli aspetti e gli impatti etici e sociali del nuovo paradigma di sviluppo e di progresso nel breve, medio e lungo termine.
Il Luogotenente ha concluso facendo riferimento al processo di riforma della Carta Costituzionale in corso, che ha come obiettivi il rafforzamento della spiritualità e il consolidamento del sistema di governo dell’Ordine per meglio affrontare le attuali sfide umanitarie.