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L’Ambasciatore Sebastiani introduce il convegno “The South-East passage. The age of hybrid systems and the crisis of multilateralism” al Festival della Diplomazia

festivaldiplomazia2020Nel contesto dell’XI edizione del Festival della Diplomazia, iniziativa nata nel 2009 dalla consapevolezza della centralità di Roma nel quadro delle relazioni internazionali e che si è svolta quest’anno in modalità completamente digitale, l’Ambasciatore Sebastiani ha introdotto il convegno “The South-East passage. The age of hybrid systems and the crisis of multilateralism“, trasmesso in live streaming sul canale https://diplomacy2020.it/canale-4/.

Sono intervenuti: Roberta Gatti, Capo Economista sullo Sviluppo Umano del Gruppo Banca Mondiale; Domenico Fanizza, Direttore Esecutivo per Italia, Portogallo, Grecia, Malta, Albania e San Marino presso il Fondo Monetario Internazionale; Padre Augusto Zampini, Segretario aggiunto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale della Santa Sede. La moderazione è stata affidata a Silvia Scarpa, Professore a contratto di Scienze politiche all’Università John Cabot di Roma.

L’idea di organizzare questo convegno deriva dal fatto che stiamo vivendo in un’epoca di grande transizione, definita da alcuni commentatori L’era del Caos: i paradigmi dell’economia mondiale sembrano inefficaci e inadatti a creare posti di lavoro sufficienti e dignitosi, oltre a prevenire la polarizzazione della ricchezza. In questo contesto, il quadro del sistema internazionale e le organizzazioni multilaterali costituitesi nell’immediato secondo dopoguerra sembrano sempre più indebolite dall’avanzata della ri-nazionalizzazione delle politiche, dalle controversie commerciali e dallo spostamento degli equilibri mondiali verso l’Est.
Tuttavia, il multilateralismo resta lo strumento più idoneo per garantire la natura democratica del sistema internazionale e per la sua capacità di affrontare molteplici sfide globali (ad esempio il cambiamento climatico, le migrazioni forzate, la povertà, le disuguaglianze e soprattutto la pandemia di Covid-19).
Italia e Santa Sede, così come molti altri paesi, condividono la stessa preoccupazione per il costante e progressivo indebolimento del multilateralismo: è importante invertire questa tendenza se vogliamo superare tutti i tipi di disuguaglianze e sfruttamento, costruire una società più equa e creare un’economia più umana che porti benefici a tutti, nessuno escluso, rispettando al contempo l’ambiente.

Il panel è voluto essere dunque un confronto aperto volto a scoprire quali azioni e iniziative sono più adatte a rendere il multilateralismo più forte, inclusivo e più reattivo alle sfide contemporanee ed emergenti.

La registrazione del convegno è visibile cliccando qui.