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La Sede

Ingresso Palazzo Borromeo

La storia di Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede dal 1929, affonda le proprie radici nel Rinascimento italiano.

Costruito nel XVI secolo per volontà di Pio IV, al secolo Gian Angelo Medici, Palazzo Borromeo s’inserisce nel mirabile sforzo di rinnovamento urbanistico promosso dal Papa mecenate durante gli anni del suo pontificato. Lo storico edificio rinascimentale si erge sulla Via Flaminia, a poca distanza da Porta del Popolo e dall’omonima piazza, a ridosso della preesistente fontana dedicata a Papa Giulio III e da lui stesso commissionata in concomitanza con i lavori per la costruzione di Villa Giulia. Costruita dal fiorentino Bartolomeo Ammannati, la fontana di Giulio III diviene parte integrante dell’edificio commissionato da Pio IV all’architetto di origine napoletana Pirro Ligorio. Le manifeste peculiarità stilistiche e architettoniche lo rendono unico nel panorama delle ville monumentali romane. Il riuscito dialogo instaurato dal Ligorio con l’opera preesistente dell’Ammaniti restituisce un’opera che presenta forti elementi di non convenzionalità, come la sovrapposizione degli ordini di colonne in stile corinzio e ionico dovuta alla sopraelevazione della fontana di Giulio III.

Il palazzo deriva la sua attuale denominazione da San Carlo Borromeo, nipote del Papa Pio IV, al quale, assieme al fratello Federico, l’edificio fu donato. Federico Borromeo, capitano di Santa Romana Chiesa, morì improvvisamente all’età di ventisette anni lasciando l’eredità del palazzo al fratello Carlo. La morte del fratello spinse Carlo Borromeo a dedicarsi con tutte le sue energie alla vita religiosa perseguendo la carriera ecclesiastica. Nominato Cardinale nonché titolare della cattedra arcivescovile di Milano da Papa Pio IV, svolse le funzioni di Segretario Particolare del Papa, ruolo per il quale è considerato il primo Segretario di Stato del Governo Pontificio. Partecipò da protagonista al Concilio di Trento e si adoperò per l’attuazione del dettato tridentino durante i vent’anni in cui guidò la Chiesa ambrosiana come Arcivescovo di Milano. Beatificato nel 1602, fu canonizzato nel 1610 da Papa Paolo V grazie anche agli sforzi profusi dal cugino Federico Borromeo, anch’egli Arcivescovo di Milano e celebre tra l’altro per comparire tra i personaggi principali de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Nel 1566 il Cardinale Borromeo donò la villa come bene dotale alla sorella Anna, moglie di Fabrizio Colonna. Per oltre tre secoli il palazzo fu quindi proprietà della famiglia Colonna, fino a quando nel 1900 fu venduto al Cavaliere Giuseppe Balestra, al cui figlio Giacomo si deve la prima monografia sull’edificio.

Dai Balestra la proprietà fu acquistata nel 1920 dal noto antiquario Ugo Jandolo, il quale intervenne con sostanziali opere al restauro riportando la villa ai suoi originari fasti. Di seguito alla firma dei Patti Lateranensi, il Governo Italiano acquistò Palazzo Borromeo nel 1929 al fine di ospitarvi la sua rappresentanza diplomatica presso la Santa Sede, su suggerimento di Cesare Maria de Vecchi, primo ambasciatore italiano chiamato a rappresentare l’Italia presso la Santa Sede.

Palazzo Borromeo ospita ogni anno importanti eventi di carattere politico e culturale. Nelle sue sale si celebra l’annuale ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi, cerimonia alla quale partecipano le più alte cariche dello Stato Italiano, il Presidente della Repubblica, i Presidenti di Senato e Camera ed il Presidente del Consiglio, e le alte gerarchie della Chiesa Cattolica.

Per approfondire:

– La fontana pubblica di Giulio III e il palazzo di Pio IV sulla via Flaminia; Giacomo Balestra.

Roma, Tip. Capitolina D. Battarelli, 1911.

Biblioteca Statale Del Monumento Di Santa Scolastica ART.B 323, Inventario 0000098507 v. A

– La più bella Ambasciata; Pasquale Diana.

Napoli, L’arte tipografica, 1969.

Biblioteca Nazionale Centrale Roma, Collocazione DUP E.737, Inventario 002401211/1v.A

– Il Palazzo di Pio IV sulla via Flaminia; a cura di Ugo Iandolo, testo di Sante Bargellini, Milano.

Roma, Casa editrice d’arte Bestetti e Tumminelli, 1923.

Biblioteca Di Archeologia E Storia Dell’Arte; Collocazione DONO BELLI B 431, Inventario 000235665 / 1 v.C.

– L’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede: Palazzo Borromeo, ovvero la Palazzina di Pio IV sulla via Flaminia; a cura di Daria Borghese.

Torino, editore Allemandi, 2008.

Biblioteca Nazionale Centrale Roma, Collocazione 18. C.1185, Inventario 004103488, info B.

– Palazzo Borromeo – L’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede; a cura di Pietro Sebastiani e Daria Borghese Torino, editore Allemandi, 2019.

 

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